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Longhi: “Giocavo nell’Inter. Berlusconi? Così trattai il contratto. Maradona mi fece volare con…”
«Ero nel suo ufficio. Dovevo intervistarlo, ma a un certo punto la segretaria lo chiama fuori. Sulla scrivania aveva lasciato un foglio su cui era scritta la formazione dell’anno seguente. C’erano Falcao e Giordano, evidentemente i primi obiettivi di mercato. Lui mi fece giurare di non dire nulla a nessuno, promettendomi che mi avrebbe ripagato. Quando prese Rummenigge, lo seppi prima di tutti».

E Moratti?
«Tutti i sabati pomeriggio organizzava delle partite nella sua villa a Imbersago. Pensavo che col pallone fra i piedi fosse scarso, invece aveva un mancino favoloso. Per questo non rimasi sorpreso quando si innamorò di Recoba.
Ha un rimpianto?
«Solo uno, la musica. Ho scritto qualche canzone che poteva avere maggiore successo. Mi sarebbe piaciuto un brano da tramandare ai posteri, quello che canticchi per strada e dici: “Ah, non era male”. Ho 77 anni, ma alla fine non è mai troppo tardi…».
(Corriere della Sera)
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