Mai un dissidio su compensi, orari, percentuali? Tutto liscio?
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Clarissa e Cristina D’Avena: “Litighiamo ma siamo inseparabili. E da piccole…”
CLARISSA: «Macché. Litighiamo, non ci parliamo per 24 ore, sbottiamo: adesso basta. Poi torna tutto come prima. Abbiamo la fortuna di andare d’accordo davvero, autenticamente, sulle cose importanti. Ci proteggiamo a vicenda, se serve».
Che artista è Cristina, vista dal suo ufficio stampa?
CLARISSA: «Calma quando tutti danno di matto, con un grande cuore».

E i difetti?
CLARISSA: «È lenta. Lentissima. Un bradipo! Vede? Anche in questo caso abbiamo fissato l’intervista all’ultimo, perché Cristina non proponeva una data o un orario. Sa presentarsi in ritardo di un’ora».
CRISTINA: «Se io vado lenta, Clarissa va troppo veloce. Pensa di avermi detto cose che in realtà non mi ha detto, perché è già proiettata su altro. Quante volte mi suona il telefono: chiamo per l’intervista fissata... Peccato che nessuno abbia detto niente a me. Oppure, per strada: io mi ritrovo a parlare da sola perché lei va al galoppo. Se mi distraggo un attimo la perdo. E se la ritrovo è già al telefono con altri».
È vero che Cristina teme l’aereo e Clarissa la accompagna in auto ovunque?
CRISTINA: «Non guido molto perché non mi piace, appunto odio la velocità. Tuttavia mi devo rassegnare: con Clarissa si va come treni».
CLARISSA: «Guido io perché lei procede a 50 all’ora in corsia di sorpasso. È pericoloso ed è uno strazio».
CRISTINA: «Lo ammetto. Una volta guidavo io e le auto che passavano a lato rallentavano pure loro».
CLARISSA: «Sì, perché avevano capito che era c’era lei e volevano fare una foto. Andavamo così piano che ci riuscivano».
Insomma, andate d’accordo.
CRISTINA: «Siamo diversissime. Lei Scorpione: iperattiva, pragmatica. Io Cancro: romantica, volo con la testa. Ci compensiamo».
CLARISSA: «Confermo».
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