
Rugani avrebbe preferito scontare la pena con lavori di pubblica utilità, dunque all’interno di associazioni o enti senza scopo di lucro a titolo di risarcimento del danno arrecato con la sua condotta alla società civile: richiesta rigettata perché presentata fuori tempo massimo. Di conseguenza, il calciatore dovrà sottoporsi a processo, con la possibilità di coinvolgere testimoni e avere il supporto di perizie. La difesa proverà a contestare ancora la sanzione della scorsa estate. Guai extra campo dunque per il difensore bianconero.
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