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Bando per il Festival di Sanremo? La Rai lavora alle contromosse

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Il TAR della Liguria ha decretato la fine dell'esclusiva della kermesse musicale in forma diretta per la pubblica
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Il Tar della Liguria ha decretato la fine dell'esclusiva in forma diretta per il servizio pubblico. Sanremo deve essere messo a bando e non può essere affidato alla Rai senza prima una manifestazione d'interesse. La tv di Sato quindi rischia di perdere il programma più importante dell'anno. A partire dal 2026 perché il Festival di Sanremo 2025 è ormai una pratica definita. Il quotidiano La Stampa parla proprio di questa questione e sottolinea come in Viale Mazzini lavorano per ricorrere al Consiglio di Stato, vogliono ribaltare il verdetto del TAR.

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Il giornale riporta questo virgolettato: «Rispettiamo la decisione del Tar, che sarà ribaltata in appello. L’unico broadcaster che potrebbe garantire ascolti comparabili è Mediaset che già in passato ci restituì il Giro d’Italia perché non aveva le possibilità di realizzarlo come noi. Se sì è deciso di ammazzare una manifestazione, prego. Non è possibile che un

signore titolare di una società con 13 lavoratori al suo attivo possa essere preso in considerazione. La Rai è tranquillissima, ci sono piccoli aspetti burocratici riferiti alle modalità

di gara che saranno sistemati dal Comune e ci si sta lavorando. Sia chiaro, chi ha da perdere in tutta questa storia è proprio Sanremo. La Rai può spostarsi a Torino dove abbiamo

portato con successo l’Eurovision Song Contest, o in qualsiasi altra località. Senza la Rai, si corre il rischio del flop come sa chi pensava che altrove avrebbe fatto gli stessi ascolti».

Il Comune di Sanremo - spiega il quotidiano - ha letto la sentenza del TAR. Dopo questa sentenza chiederà a chi è interessato all'organizzazione del Festival di fare una proposta e sarà poi una Commissione a decidere quale quella migliore nell'interesse. "E qui, in fatto di quattrini, l’impressione è che la Rai caschi è escluso che la gara debba essere europea. In quanto al trasferimento il marchio è del Comune, la Rai o chicchessia può fare un Festival dove vuole ma non sarà mai il Festival di Sanremo o il Festival della canzone italiana", scrive La Stampa.

(Fonte: LA STAMPA)