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Pucci: “Nessuno di sinistra mi sta simpatico. Elly Schlein? Rifarei la battuta. Il provino…”

Redazione Golssip

Che studi ha fatto?

«Ragioneria allo Zappa di viale Marche, una scuola difficile, in tutti i sensi: dovevi schierarti politicamente per avere benefici. Schierarti a sinistra. C’era molto lecchinaggio e io non l’ho mai praticato».

Anche perché sta a destra.

«Non certo perché sono fascista ma perché vorrei che questa città bellissima funzionasse. Non ce l’ho con Beppe Sala bensì con l’amministrazione che governa convinta di avere sempre e solo ragione».

Qui arriviamo a Milano. Il suo Ambrogino (2023, proposta della Lega) è stato uno dei più tribolati della storia recente.

«In compenso è sfuggito perché io l’ho preso, questo Ambrogino, di cui sono orgogliosissimo: in 5 anni ho fatto 190 date al teatro Repower, repliche tutte sold out. Ecco: se uno di sinistra avesse fatto questi numeri e avessero deciso di dargli la medaglia io avrei applaudito. Come applaudirei chi decide di premiare una persona per meriti artistici. Invece, con me, giù polemiche».

Non è propriamente uno politicamente corretto.

«Uno stand up comedian politicamente corretto non funziona. Infastidire fa pensare».

Le battute omofobe?

«Ho già detto che la sessualità va vissuta in libertà. Mi hanno attribuito battute omofobe contro l’influencer Tommaso Zorzi che io nemmeno ricordo. Ribadisco per l’ennesima volta: se si è sentito offeso mi scuso».

Vi siete mai sentiti?

«Ma no».

E poi, le uscite misogine.

«Anche qui, diamo un nome alle cose. In un momento di follia ho fatto una battuta sull’aspetto di Elly Schlein. Non mi sono trattenuto perché non mi è simpatica e l’ipocrsia di certa sinistra non la reggo».

Pentito?

«Rifarei la battuta».

Recidivo.

«Se uno fa satira sta esasperando un lato della realtà, non significa che quello sia per forza il suo pensiero».

Ma c’è qualcuno di sinistra che le sta simpatico?

«Mmm. No».

Allora uno di sinistra che stima.

«Alessandro Siani lo conosco da anni, non mi è simpatico, ma artisticamente e professionalmente è un grande: dovrei avere la sua foto sul comodino. Tornando all’Ambrogino: sono orgogliosissimo, me lo lasci dire. E poi c’è per me un’altra medaglia».

Quale?

«Quando ero al Repower per due volte - due! - è venuto a vedermi pagando il biglietto Renato Pozzetto, un gigante assoluto. È entrato in camerino e mi ha abbracciato: ero emozionatissimo. E mi sono commosso perché ho sentito il profumo buono del mio papà: vede, sono un sentimentalone».

Dove vive oggi?

«Sempre alla Maggiolina, dove sono cresciuto».

Milano funziona?

«Le regole che si stanno dando a questa città non vanno a beneficio dei cittadini. Io vedo che c’è il problema ma la risposta non ce l’ho».

Come si ferma lo smog senza Area C e Area B?

«Quelle vanno anche bene. Però non puoi farmi una pista ciclabile da via Senato a Monza togliendo spazio alle auto, solo perché è green: è pericolosa e col freddo chi la usa? Poi guai a criticare i ciclisti, anche se vanno contromano: loro possono tutto».

(Corriere della Sera)