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Pucci: “Nessuno di sinistra mi sta simpatico. Elly Schlein? Rifarei la battuta. Il provino…”

Un estratto dell'intervista del Corriere della Sera al comico milanese, che ha ripercorso la sua carriera
Redazione Golssip
Pucci: “Nessuno di sinistra mi sta simpatico. Elly Schlein? Rifarei la battuta. Il provino…”- immagine 2
Pucci: “Nessuno di sinistra mi sta simpatico. Elly Schlein? Rifarei la battuta. Il provino…”- immagine 2

Del primo provino Andrea Pucci ha un ricordo terribile. "Un incubo", lo definisce. «Però tutto reale. Ero in uno scantinato. C’erano Gino e Michele. Niente pubblico, microfono a filo. Dicono: avanti. Lo Zelig di viale Monza faceva le audizioni e io e un mio amico l’avevamo saputo. Presentiamo le gag che facevano divertire un sacco la nostra compagnia di ventenni in piazza Farina alla Maggiolina. Non ridevano per niente, erano quasi schifati. Non avevamo la preparazione minima: questo è un lavoro, ha tempi e metodo. Il mio amico, uscito dalla cantina, ha detto: mollo. Oggi fa tutt’altro. Io invece sono testardo e sono andato avanti». Da quel giorno Andrea Pucci non solo non si è mai scoraggiato ma ha costruito una carriera che continua a portarlo sui palcoscenici e a fare ridere.

Dunque ha iniziato male.

«E proseguito peggio. Al Fronte del Porto, il locale antagonista dello Zelig, c’erano i Fichi d’India: Bruno Arena mi chiama sul palco, dico quattro barzellette. Decidono di farmi fare una prova da solo. Disastro. Dopo 10 minuti dimentico il pezzo, abbozzo davanti a 700 persone. Ho pianto giorno e notte per la figuraccia. Dopo un po’ dal locale mi richiamano, mi danno un’altra possibilità: da allora sono fiero di dire che non ho più sbagliato uno spettacolo. Modestamente. E gli spettacoli sono tanti. Una media di 70/100 l’anno. Quindi 3 mila da allora».