
La comicità è una cifra del suo carattere, anche a casa nel privato o è vero lo stereotipo del comico triste in famiglia? "La comicità è un modo per scappare a lati di se stessi che non piacciono, una reazione. Il contrario è la depressione. I comici in genere sono persone molto sensibili, ci vuole sensibilità nella cattiveria, si preoccupano di tante cose e sono un po' pesanti. Vorrei dire di no, ma io quando sono pesante, sono pesante davvero e questo mi spiace ma non posso farci niente".
Alla comicità live, alla stand up comedy, ha associato la tv (Verità, lo giuro! il docu-film su Netflix) e anche un primo film da regista e attrice, Flaminia, collegato ad un suo vissuto familiare. In che rapporto è con il cinema? "Mi permette di esplorare una parte più emotiva che spesso è un po' celata dalla comicità". Una Michela Giraud più vera quella del film? "Una Michela che... oddio certo che parlare in terza persona se non hai conquistato la Gallia forse non è il caso! Insomma, ho avuto modo di far vedere un altro lato che con la comicità non è richiesto, non è interessante e sono stata contenta di averlo potuto fare, si ride ma c'è una parte emotiva forte".
© RIPRODUZIONE RISERVATA