golssip gossip calcio Caressa: “Adani mi fa un baffo! Non sono uno tranquillo, ho iniziato ad andare in terapia per…”

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Caressa: “Adani mi fa un baffo! Non sono uno tranquillo, ho iniziato ad andare in terapia per…”

Alessandro

Che qualità servono per una buona telecronaca?

“Un’attenzione feroce. Hai quattro persone che ti parlano in cuffia…”

Quattro?

“I bordocampisti, quelli della regia…La telecronaca è un grande lavoro di squadra. Io studio anche 45 ore per preparare una partita”.

Quarantacinque ore?

“Sei ore al giorno, per una settimana. Ho il più grande archivio sul calcio europeo”.

È vero che analizza pure i referti medici?

“Per forza. Spesso sui giornali non viene specificato in quale gamba si è infortunato un giocatore”.

Lei è molto inquieto?

“Non sono uno tranquillo. Ci sto lavorando, sono in terapia da due anni. Lo dico con orgoglio perché quelli della mia generazione sentono ancora lo stigma dell’analisi…”.

Non si imparano un sacco di cose dallo psicologo?

“Appunto. Io ci sono andato prima di Pechino Express perché volevo essere certo, in quella circostanza un po’ stressante, di creare una relazione efficace con mia figlia, e con tutti i miei figli in realtà”.

Ma questa inquietudine non è anche un suo modo di rigenerarsi?

“Io uso la terapia come una discarica emotiva, perché se tu le cose le dici poi vengono fuori alla luce in maniera diversa, e magari le risolvi”.

I nodi vanno sciolti subito?

“Assolutamente. Lo dico anche nei corsi sulla leadership che faccio nelle aziende: i problemi vanno affrontati subito. Anche nella coppia”.

Dorme poco?

“Adesso è un periodo che ho preso ad andare a letto presto, prima stavo sveglio fino alle due, le tre…”

Beh, lei è svincolato dalla routine.

“L’ho dovuta subire quando ho fatto il direttore di Sky Sport. Un’esperienza bellissima, ma non la rifarei più”.