golssip gossip calcio Camilla Mancini: “La mia battaglia contro i bulli non è stata facile. Papà e Vialli…”

gossip

Camilla Mancini: “La mia battaglia contro i bulli non è stata facile. Papà e Vialli…”

prov

In una lunga intervista al settimanale OGGI Camilla Mancini si racconta: «Un giorno questo dolore ti sarà utile. È il mio mantra. La sofferenza ha un senso. Può renderci migliori. Dipende da come l'affrontiamo. Ho un cognome impegnativo. Non lo nego: in passato si è rivelato un peso. La gente ama le etichette. E io sono stata incasellata nel cliché della ragazzina ricca e viziata. Ma la mia storia non è uno stereotipo».

E chi lo pensa la sua storia non la conosce. «Sono nata con una paresi facciale, che mi causa un'asimmetria nel volto. Quando a mia madre si ruppero le acque, il cordone ombelicale mi colpi sulla parte destra del viso, sfornita di protezione. Pesavo appena due chili e cento grammi. I nervi sono rimasti schiacciati. Da piccola, ero felicemente inconsapevole dell'anomalia… Chiamiamola cosi. Mi mancavano termini di paragone. La mia famiglia mi ha sempre protetta. Sia i genitori, sia i miei due fratelli (Andrea e Filippo.ndr) mi hanno sostenuto. Ero in una bolla. In prima elementare, è avvenuto l'impatto con il mondo esterno», ha spiegato.

«Non è semplice fronteggiare compagni che di continuo ti chiedono cosa hai sulla faccia, ti escludono dai giochi perché non sei come loro. Sono i due lati di una stessa medaglia, il bullismo». E da lì tutta una serie di problemi, dai disturbi dell'alimentazione a crisi di panico ed attacchi di panico da cui lei è stata capace di uscire prendendo in mano la sua vita. «A 17 anni ho avviato un tragitto psicoterapeutico. Che mi ha permesso di arrivare fin qui. I genitori sono preziosi, pero non bastano. A volte occorre la competenza di uno specialista. Per decifrare il magma che abbiamo dentro. Per imparare a volerci bene. Nessuno sarà mai felice, se non ama se stesso».