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Wanda: “Non sopporto quanto sia ordinato Icardi! Figli? Basta. Siamo gelosi ma il telefono…”

Marco

Cos'hai provato quando sono stati pubblicati ?

Niente, perché ovviamente la prima a sentire quegli audio sono stata io. Quando certe cose escono dall'intimità non va bene. Il 100% della mia vita non si conosce, mentre alcune volte sembra di sì: la gente pensa che perché tu pubblichi sui social hai una vita aperta alla gente. Ma una foto non dice niente, i social network non sono la tua vita. Sono qualcosa di intimo che non è bene che esca. Approfitto del momento per chiarire che io non ho pubblicato quegli audio: quando ti vogliono coinvolgere in una cosa forse poi si perde la misura della questione, parlano tutti della situazione e diventa più importante di quella che è. Ovviamente è un audio violento e non è bene quando qualcuno riceve un'aggressione da parte di un'altra persona.

Molti si chiedono perché non ci sono audio tuoi.

Perché non ci sono audio miei, altrimenti sarebbero già stati ascoltati. Questo evidentemente è uscito dal tribunale perché siamo nel mezzo di una causa per violenza di genere e giustamente non ci sono audio miei altrimenti sarebbero stati pubblicati e sarebbero molto rilevanti per la stampa. Non esistono, sono molto rispettosa, insegno ai miei figli a muoversi sempre con rispetto e a parlare bene.

Il trattamento abituale era quello che si sente negli audio?

"Sì, a volte uno si abitua, quando sono venuti alla luce molti sono rimasti sorpresi, a me è sembrato tutto nella norma. Ma la verità è che non sono d'accordo con il fatto che queste cose vengano rese pubbliche. Non so se servano a qualcosa perché fanno parte dell'intimità, devono essere denunciate. Se a qualche donna serve per dire 'sì, sto ricevendo una violenza' allora ok, sia benvenuto che sia di dominio pubblico ma altrimenti credo che sia giusto che uno gestisca privatamente i rapporti con la famiglia e con gli amici. Sono cose private"

Ci sono molti casi di molestie, abusi e disuguaglianze. Quanto ti è costato essere donna nel tuo percorso?

No, la verità è che a me non è mai successo. Io penso che le donne debbano perdere la paura, denunciare. I maltrattamenti non vanno permessi perché poi si trasformano in una catena che non finisce mai e che continua a peggiorare.

Sei femminista?

Sì, al 100%. Sempre e si vede, super femminista.

Sei una mamma molto presente?

Sì, molto.

 

Come sta andando il marchio che hai lanciato?

Molto bene. Le vendite continuano in Europa, ora è il momento degli sconti. Con la collezione estiva siamo andati molto bene e sicuramente nei prossimi mesi rilanceremo.

Non vuoi proprio fermarti?

(Ride, ndr) No. L'anno scorso ho fatto un sacco di cose, ho scritto un libro per bambini che ha venduto molto, è stato un successo perché non c'erano libri di calcio per bambini. Ha vinto un premio perché è considerato un libro educativo.

Marco Astori e Eva Provenzano

 

 

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