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Ilary Blasi: “Totti non lo riconosco più, ma gli auguro felicità. Iovino? Mi ha aperto occhi”

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A Verissimo l'intervista a Ilary Blasi che presenta il suo libro "Stupida" in uscita in libreria
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Ilary Blasi, a Verissimo, ha parlato della relazione finita con Totti, oggetto del libro che ha scritto e che sta per uscire in libreria, "Stupida".

«È passato poco tempo, a volte sono malinconica, sento tenerezza e gratitudine. alla fine è stato un bel matrimonio, nessun rimpianto e neanche rimorsi. quando le storie finiscono le colpe non si danno solo ad una persona, ho sbagliato qualcosa anche io, non mi sento di avere dei rimpianti. Segnali che col senno di poi avrei dovuto vedere? Te credo! Il primo segnale è quando non si è presentato al mio compleanno con una scusa di lavoro, un segnale molto forte, poi sono arrivate anche altre delusioni. A volte, queste ferite ti permettono di voltare pagina anche più rapidamente. Si soffre ma quando si rompe qualcosa come la fiducia, la stima, sei più lucida e superi tutto prima. È normale soffrire per un divorzio e ci sono tante cose che si sentono, ma poi si supera e se prendi continui schiaffi in faccia rimani sveglia e non ti fai fagocitare dai sentimenti», ha confessato alla sua amica Silvia Toffanin negli studi del programma di Canale 5.

Ilary Blasi: “Totti non lo riconosco più, ma gli auguro felicità. Iovino? Mi ha aperto occhi”- immagine 2

-Cosa provi oggi? 

Né rabbia e né delusione, guardo avanti e non indietro. Finita quella vita è nata una nuova Ilary. Immagino di essere cambiata anche perché così si dà senso ad una cosa del genere, si matura. Alla fine la nostra storia non è così speciale: è successo a tante donne e succederà, siamo forse solo due persone famose e c'è la componente mediatica, nulla di nuovo. Leggendo chi mi ha scritto le modalità sono un po' sempre le stesse. 

-Sbagliato lavare i panni sporchi in pubblico? 

Il primo a lavare i panni sporchi e stenderli è stato Francesco con l'intervista al Corriere della Sera.

-Si parla di relazione aperta...

Parlavano di relazione aperta, ma forse solo da una parte. Ma se pensavano che fosse una relazione aperta allora lui poteva accettare il caffé e il dubbio del tradimento. Evidentemente non era aperta. 

-Iovino ha parlato di frequentazione intima, cosa rispondi? 

Faccio una premessa: c'è una causa in corso, non è purtroppo una bella causa. Detto questo mi viene da ridere. Per me le relazioni intime sono diverse. Questa intervista di Iovino non mi sorprende sia arrivata ora perché Iovino a dicembre è stato citato come teste da Francesco. Comunque Cristiano lo ringrazierò sempre perché a settembre 2022 venne in un locale di Milano, dopo il nostro annuncio di compleanno, venne alla festa della mia agente e mi fece delle rivelazioni sul passato di Francesco che mi hanno aperto gli occhi definitivamente e gli ho creduto ovviamente. 

-I figli?

I figli grandi leggono ma sono andati in auto-protezione. Non so neanche se leggono tante cose. Li ho visti all'inizio di questa storia e subito dopo in difficoltà, ora hanno un equilibrio. Ho una famiglia numerosa e a casa mia c'è movimento. La nonna ha 92 anni, ha visto due guerre, il covid, pure un divorzio, il primo in famiglia, mi dà i consigli ma ora parliamo di futuro e vedo tutto con grande positività, di paura non ne ho mai avuta. 

-Faccio io il primo passo: la coppia non esiste ma la famiglia che abbiamo costruito sì. Ti aspetto a cena, verrai, scrivi nel libro. Totti verrà? 

Me lo auguro. Certo che gli tendo la mano. Non è più una famiglia standard ma saremo sempre genitori, una famiglia in maniera diversa, bisogna abituarsi a questa nuova realtà, la porta di casa è sempre aperta. 

-Penso che leggerò il libro? 

Lui che legge il libro, non lo so (ride.ndr). Magari è l'inizio di una lunga seria. 

-Una famiglia allargata? 

Personalmente ho trovato un equilibrio ma per ora non si può parlare di famiglia allargata. Preferirei una famiglia tradizionale ma potrei adattarmi. 

-Come lo vedi lui? 

Non ti so rispondere, non lo conosco più, non è più lui, non mi sembra più lo stesso. Gli auguro di essere felice e lo auguro prima a me. 

(Fonte: Verissimo)

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