Dani Alves sul banco degli imputati, saltato l’accordo con la vittima: “Il pm non accetta…”
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Le ultime sul processo del calciatore
Redazione Golssip
Il processo finale che vedrà Dani Alves sedere sul banco degli imputati ha già una data. Il calciatore brasiliano, accusato di aver violentato una ragazza di 23 anni in una discoteca, verrà processato presso il Tribunale di Barcellona nel febbraio 2024, come anticipato in esclusiva da Mayka Navarro. La giornalista ha aggiunto che il tribunale di Barcellona "ha messo in conto due settimane di febbraio per lo svolgimento del processo".
L'udienza potrebbe essere sospesa nel caso in cui ci fosse un accordo tra le due parti. "L'avvocato della vittima nega che ci sia accordo sulla pena che Dani Alves dovrebbe scontare e aggiunge che in questo tipo di reati sessuali non c'è un risarcimento economico per alleviare i danni personali. Sappiamo che la richiesta del pubblico ministero è di nove anni di carcere, più altri dieci anni di supervisione e un ordine restrittivo per diversi anni. Alves voleva raggiungere un accordo per tre anni, ma Ester García non accetta meno di quattro anni", ha spiegato la giornalista. Intanto la Corte d'appello di Barcellona ha respinto per la terza volta la scarcerazione provvisoria del calciatore, che si trova dietro le sbarre dal 20 gennaio. La difesa dell'imputato ha sostenuto che "erano passati tre mesi dalla precedente decisione che negava la sua liberazione" e che "era stata pagata la somma di 150.000 euro da consegnare alla vittima, il che avrebbe comportato l'applicazione della circostanza attenuante". La Procura e l'accusa privata si sono opposte a questa misura sostenendo che il brasiliano era stato incarcerato per impedirgli di fuggire. Un pericolo che non è diminuito con il passare del tempo.
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