Golssip
I migliori video scelti dal nostro canale

programmi tv

Sanremo, Cristicchi vs Amadeus: “Non prese ‘Quando sarai piccola’. Ma lo ringrazio perché…”

Sanremo, Cristicchi vs Amadeus: “Non prese ‘Quando sarai piccola’. Ma lo ringrazio perché…” - immagine 1
Il suo testo sanremese racconta della malattia della sua mamma, l'Alzheimer. Il cantante ha parlato del suo brano al Corriere della Sera e ha mandato il suo messaggio all'ex conduttore del Festival
prov

'Quando sarai piccola' è una canzone autobiografica. Racconta di una malattia, l'Alzheimer, che si impossessa del corpo di una mamma, la sua, e di un figlio che diventa genitore. È la storia della canzone e di vita di Simone Cristicchi. Il cantautore, che aveva vinto il suo primo Sanremo con 'Ti regalerò una rosa' è tornato a stupire con il testo che ha fatto commuovere tantissime persone. In platea, alla fine dell'esibizione della seconda serata, c'era chi si asciugava le lacrime. E pure lui era commosso, emozionato per essere stato capito: «Mamma non si esprime bene con le parole... Urlava e in quei suoni meravigliosi, anche se non ho potuto comprendere il senso delle parole, ho sentito gioia», ha raccontato nell'intervista al Corriere della Sera il cantante.

Sanremo, Cristicchi vs Amadeus: “Non prese ‘Quando sarai piccola’. Ma lo ringrazio perché…”- immagine 2

«Quando ho visto la standing ovation non ci potevo credere... non immaginavo arrivasse anche ai giovani. Pensavo che questa canzone fosse adatta a una sensibilità più adulta, dai 25 anni in su. Sono un oggetto non identificato per lo streaming, dove sono quello con meno ascoltatori mensili, e anche per le radio. Eppure ricevo consensi traversali. Credo però che la poesia non si debba basare sui numeri, ma su altri parametri», ha spiegato.

Cristicchi vs Amadeus

—  

E ha anche raccontato che il brano è stato scritto cinque anni fa e racconta la sua vita. «Nella prima stesura non c’era il passaggio sulla rabbia che c’è nello special perché nella mia esperienza personale quel momento è arrivata dopo e ho voluto dare risalto anche alla mia parte ferita. Volevo raccontare un'esperienza personale. L'avevo proposta anche ad Amadeus. Ma lui rifiutò la canzone. Lo ringrazio, nei suoi Festival mi sarei sentito a disagio. Se sono arrabbiato con lui? No. Sono fatalista, credo che siano le canzoni a decidere quando sono pronte per gli altri. Anzi ringrazio Amadeus, mi sarei sentito a disagio e fuori luogo. I plausi dal mondo del volontariato? Può diventare un inferno, è difficilissimo affrontare il problema. È un dramma che viviamo in tanti e accanto alla tenerezza ci sono frustrazione e impotenza».

(Fonte: Il Corriere della Sera)