In questa stagione è intrappolato nella solitudine, è stanco e in lotta con la malinconia dei ricordi. Ma anche "più 'ciancicato'", specifica l'attore, "perché ho perso dei chili per un film precedente. Ma questo alla fine mi ha aiutato a rendere più sofferente il personaggio", che in questa stagione (con la regia di Simone Spada) "non è interessato alla ricerca dall'amore, in tutti i sensi. Ora è disilluso e meno presente alla vita quotidiana".
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Disillusi "sono anche gli italiani, è palese. Chiudono le edicole, spariscono i colori delle città. Come fai a non esserlo? Una volta c'erano i politici (a rimettere in ordine le cose, ndr), ora non so chi siano".
Tratta dai romanzi e racconti di Antonio Manzini, editi da Sellerio, la serie 'Rocco Schiavone' è una coproduzione Rai Fiction, Cross productions e Beta Film. "Mi fa sorridere quando la gente che legge i romanzi di Manzini mi dice che ormai associa il protagonista al volto di Giallini. Marco - racconta il regista Spada - è un bravo attore, ha fatto suo questo personaggio. Ma ci litigo quando arriva in ritardo. Poi mi sciolgo quando inizia a recitare".
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