Nel film è Germana, moglie di un calciatore. Alcuni aspetti sembrano combaciare con la sua storia.
«A differenza sua io non andavo a vedere tutte le partite. Non mi sono mai addentrata in quel mondo. Mi riconosco nella determinazione. Nella mia vita ho deciso tutto, non mi sono fatta mettere i piedi in testa da nessuno, la felicità me la sono cercata».
Non le piace il cliché della moglie del calciatore?
«Ho sempre avuto una mia individualità. Però ho apprezzato i viaggi e le persone che ho incontrato».
Germana, all'ennesimo tradimento di lui, dice: «Le corna sono un concetto sopravvalutato». Condivide?
«Bisogna saperle portare. Il mio personaggio sa di essere indispensabile per il marito più di quanto lui lo sia per lei, nonostante sia un campione e porti lo stipendio a casa. Ed è lei che lo aiuterà alla fine. Poteva preoccuparsi delle corna? A me dispiace se certe donne sentono di valere meno del marito solo perché lui guadagna di più».
Come si mantiene un buon rapporto con l'ex?
«Portare rancore non serve, soprattutto se ci sono di mezzo i figli. Io avrò sempre rispetto per lui come lui lo ha per me. I momenti belli non si cancellano. Rimarrà sempre una parte importante della mia vita».
Ora ha un nuovo compagno, l'imprenditore Giovanni Naldi. La seconda possibilità come è arrivata?
«Lentamente, non viviamo insieme. E rispettoso della mia situazione, viviamo nello stesso quartiere e ci vediamo nel fine settimana. Gli ho presentato le bambine dopo due anni e mezzo. Dopo un rapporto importante non sarebbe stato possibile diversamente. Se gli piace avere accanto una donna emancipata? Spero di sì».
(Grazia)
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