Il fratello di Cristiano Ronaldo a processo per maglie 'replicate': ecco cos'è successo ai tempi della Juventus
Il fratello di Cristiano Ronaldo a processo per maglie 'replicate'. La grafica era identica a quella delle magliette della Juventus, le scritte riportavano il nome del fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo. Poi, però, c’era il logo «Cr7Museu». Ed era questo l’unico segno estetico che le differenziava dalle originali. Troppo poco per non essere considerate una copia realizzata violando le regole della concorrenza.
Ecco quanto evidenziato dal Corriere della Sera sulla vicenda: "La Procura lo accusa di truffa ai danni di una società torinese, La Pegaso, che avrebbe stipulato un contratto con lui per realizzare le divise considerate fasulle e finite al centro di una causa civile.
Ronaldo era alla Juve
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La vicenda risale agli anni in cui Cr7 vestiva la maglia della Juventus. Stando alla ricostruzione della Procura, Hugo Dinarte Santos Aveiro — in qualità di «legale rappresentante della società Mussara Gestao de Espacos e Eventos LDA», titolare del marchio CR7Museum — sottoscrive un contratto con la società Pegaso. La firma sugli accordi è del 25 luglio 2019 e nei documenti l’azienda torinese si impegna a pagare 650 mila euro (ne versa 630 come anticipo) per garantirsi la licenza relativa al merchandising del calciatore Ronaldo e realizzare le maglie con il logo «Cr7Museu».
Cos'è successo
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Dopodiché, la Pegaso inizia a produrre maglie e dai suoi stabilimenti ne escono fuori poco più di 13 mila. Sono identiche alle originali griffate Adidas, tranne che per il piccolo logo. Ed è a questo punto che, stando al capo d’imputazione, il fratello del fuoriclasse commissiona alla Pegaso «di elaborare nuovi prototipi adducendo che Adidas aveva ravvisato che il prodotto era troppo somigliante alla maglia» da loro realizzata.