Il rapper e produttore, sposato con la super star Beyoncé, nega ogni accusa
È il marito di Beyonce ed è un rapper e produttore famosissimo. Il suo vero nome è Shawn Carter ma tutti lo conoscono come Jay-Z. Il cantante sarebbe stato accusato da una donna di averla violentata nel 2000 quando lei era ancora minorenne, aveva 13 anni. L'avrebbe violentata insieme alla star dell'hip-hop Sean Combs, alias Puff Daddy. Una denuncia depositata l'8 dicembre in tribunale e che ha fatto subito notizia in America e nel mondo.
Jay-Z, che detiene il record come rapper con il maggior numero di vittorie ai Grammy Awards (insieme a Kanye West, con 24 premi), nega ogni accusa. "Un'altra celebrità è rimasta a guardare mentre Combs e Carter, a turno, aggredivano la minore. Molti altri erano presenti all'after party, ma non hanno fatto nulla per fermare l'aggressione", si legge nella denuncia. In una dichiarazione pubblicata su X dall'etichetta Roc Nation, che appartiene proprio a Jay-Z, si legge: "Il mio avvocato ha ricevuto un tentativo di ricatto, una lettera di richiesta, da un 'avvocato' di nome Tony Buzbee. Ciò che aveva calcolato era la natura di queste accuse e l'esame pubblico mi avrebbe spinto a un accordo. No signore, è stato l'effetto contrario! Mi hai fatto venir voglia di smascherarti per la frode che sei".
L'avvocato che difende la vittima della denuncia, Buzbee, ha dichiarato all'Afp: «Sono accuse di natura odiosa. Chiunque commetta un simile crimine contro un minore dovrebbe essere rinchiuso. Le presunte vittime se fosse accaduto davvero qualcosa meriterebbero giustizia. È una questione molto seria e sarà discussa in tribunale».