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Auguri e condivisione
—"Questo viaggio - ha sottolineato ancora Gal Gadot nel suo post - mi ha insegnato tanto. Innanzitutto che è vitale ascoltare il nostro corpo e fidarsi di ciò che ci dice. Dolore, disagio o anche cambiamenti sottili spesso hanno un significato più profondo, ed essere in sintonia con il proprio corpo può essere salvifico. Secondo, la consapevolezza conta. Non avevo idea che a 3 donne incinte su 100.000 nella fascia d'età più di 30 anni venisse diagnosticata la FPC (lo sviluppo di un coagulo di sangue nel cervello). È importantissimo identificare questa eventualità in anticipo perché curabile. Sebbene raro è un problema che può manifestarsi e conoscere il problema è il primo passo per affrontarlo. Condividere questo non serve a spaventare nessuno ma a dare potere. Se anche solo una persona si sente costretta ad agire per la propria salute a causa di questa storia, sarà valsa la pena condividere la mia storia", le sue parole.
Nei commenti l'attrice ha anche fatto gli auguri a tutti i suoi follower: "Partorire è un miracolo, una testimonianza della forza e della resistenza dei nostri corpi e spiriti. Ma pretende anche tanto, dobbiamo ricordarci di prenderci cura di noi stessi con la stessa forza con cui ci prendiamo cura degli altri. Mentre celebriamo Hanukkah, una festa di luce e miracoli, rifletto sul miracolo personale che mi è stato concesso. Mia figlia Ori è un costante richiamo alla resilienza, alla speranza e alla forza che portiamo dentro. Il mio augurio è che tutti noi troviamo la nostra luce, sperimentiamo i nostri miracoli e continuiamo a difendere la nostra salute e l'uno per l'altro. Felice Hanukkah, e che quest'anno porti a tutti noi salute, forza e luce", ha concluso.
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