Federica Pellegrini conferma il suo grande impegno nel sociale. L'ex campionessa di nuoto ha deciso di entrare a far parte della fondazione Giulia Cecchettin. «Il femminicidio di Giulia mi aveva sconvolta anche per la crudeltà e lucidità con cui è stato commesso, in quel periodo poi ero al termine della mia gravidanza, pensavo quindi al futuro di mia figlia», ha spiegato al Corriere del Veneto.
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Federica Pellegrini nella Fondazione Cecchettin: «Ho paura per il futuro di mia figlia»
«La violenza mi preoccupa, ma sono anche convinta che stiamo vivendo l’inizio di una rivoluzione delle donne in cui credo molto. Una rivoluzione talmente potente che non si arresterà, anche se procede a piccoli passi, ma costanti. La recrudescenza di violenza e femminicidi è la risposta maschile a questa rivoluzione femminile, che non arretra e non si fermerà, nonostante le donne ammazzate, le prevaricazioni, gli abusi, la disparità. Credo in un futuro migliore. E sono convinta che tra dieci, quindici anni quando mia figlia sarà grande, vivrà in una società differente».
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«Che mia figlia non riesca a riconoscere in tempo una relazione tossica e che anch’io, come madre, non capisca che magari chi in apparenza sembra un bravo ragazzo sia un prevaricatore, manipolatore, possessivo», ha continuato Pellegrini parlando con il Corriere del Veneto.
«La violenza mi spaventa», ha detto Pellegrini, «Ho paura che mia figlia non riesca a riconoscere in tempo una relazione tossica, ma sono convinta che quando sarà grande vivrà in una società diversa. Gli adolescenti sono intrisi di cultura patriarcale, è un retaggio culturale tramandato, inconsapevole, difficile da modificare. Anche nei testi delle canzoni spesso si veicolano messaggi di questo tipo».
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