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Arianna Errigo oggi restituirà la bandiera Tricolore al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Intervistata da il Giornale, la regine dalla scherma racconta quanto è stato emozionante per lei fare la portabandiera a Parigi. "Il massimo cui possa ambire un atleta azzurro".
«Sciocchezze. Sventolare la bandiera in rappresentanza del mio Paese è un'esperienza che rifarei altre 100 volte. Purtroppo so che non sarà possibile, l'età avanza...».
«Le immagini parlano da sole. Ma la verità è che non sarei dovuta arrivare al 14-14: si sa che in quelle condizioni una stoccata dubbia alla fine può fare la differenza. Ed è proprio ciò che è capitato a me».
«Credo che per un'atleta professionista cercare alibi sia la soluzione più facile, ma anche la più sterile. Dare la colpa agli altri è troppo comodo: bisogna invece riflettere sui proprio errori per non ripeterli in futuro».
«È accaduto nell'attimo in cui si è reso conto che la fede nuziale si era sfilata dal dito, perdendosi nel fiume».
«Poverino, era disperato. Io gli ho solo detto solo: Dai Gimbo, ci penseremo dopo...».
(Il Giornale)
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