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Errigo: “Tamberi? Era disperato quando si accorse di aver perso la fede. Gli dissi…”

Errigo: “Tamberi? Era disperato quando si accorse di aver perso la fede. Gli dissi…” - immagine 1
Arianna Errigo oggi restituirà la bandiera Tricolore al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Intervistata da Il Giornale ripercorre le Olimpiadi di Parigi
Gianni

Arianna Errigo oggi restituirà la bandiera Tricolore al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Intervistata da il Giornale, la regine dalla scherma racconta quanto è stato emozionante per lei fare la portabandiera a Parigi. "Il massimo cui possa ambire un atleta azzurro".

Ma c'è chi dice che tutta quella pioggia presa lungo la Senna abbia influito sulla sua performance olimpica.

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«Sciocchezze. Sventolare la bandiera in rappresentanza del mio Paese è un'esperienza che rifarei altre 100 volte. Purtroppo so che non sarà possibile, l'età avanza...».

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Eliminata nei quarti all'ultima stoccata dalla statunitense Scruggs. Gli esperti l'hanno definito uno «scippo»...

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«Le immagini parlano da sole. Ma la verità è che non sarei dovuta arrivare al 14-14: si sa che in quelle condizioni una stoccata dubbia alla fine può fare la differenza. Ed è proprio ciò che è capitato a me».

Niente piagnistei, solo autocritica: atteggiamento da vera campionessa, che le fa onore.

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«Credo che per un'atleta professionista cercare alibi sia la soluzione più facile, ma anche la più sterile. Dare la colpa agli altri è troppo comodo: bisogna invece riflettere sui proprio errori per non ripeterli in futuro».

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Flashback sulla cerimonia di inaugurazione. Sulla barca lei e Tamberi (l'altro portabandiera) stringete insieme l'asta del Tricolore. Ma nel pieno della kermesse il nostro capitano azzurro cambia espressione. Dalla felicità, alla disperazione...

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«È accaduto nell'attimo in cui si è reso conto che la fede nuziale si era sfilata dal dito, perdendosi nel fiume».

Subito a caldo gli ha detto qualcosa per consolarlo?

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«Poverino, era disperato. Io gli ho solo detto solo: Dai Gimbo, ci penseremo dopo...».

(Il Giornale)

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