Nuove parole di Carlo Conti, direttore artistico del prossimo festival di Sanremo: "Non mi sono mai permesso di dare indicazioni sui brani"
"Al festival non sono state presentate canzoni sulla guerra, ma non è detto che non ne parleremo. Gli artisti hanno preferito raccontare cose vicine a noi e meno quello che ci circonda nel grande mondo". Lo ha spiegato Carlo Conti, direttore artistico del prossimo festival di Sanremo.
"In quasi tutti i brani si affrontano i rapporti personali o interpersonali - aggiunge -. Si parla più del micromondo che del macromondo, forse anche per sfuggire da ciò che di gravissimo succede intorno a noi".
Sui generi presenti in gara, Conti si rammarica del fatto che stavolta "manca il rock, perché non sono arrivati brani. Anche di rap ce n'è poco perché moltissimi, anche grandi nomi del rap, si stanno spostando un po' sul pop. Io comunque non mi sono mai permesso di dare indicazioni sui brani: ho scelto tra quello che è stato presentato", ha aggiunto.