
Come se non bastasse, le indagini della Procura hanno rivelato come ben 5 giocatori della squadra, una volta arrivati in Giappone, avrebbero falsificato i propri certificati di negatività al Coronavirus. È bene ricordare infatti che le Olimpiadi di Tokyo, inizialmente programmate per il 2020, erano state rimandate di un anno a causa dello scoppio della pandemia da Covid-19, le gare si disputavano a porte chiuse e gli atleti partecipanti erano sottoposti a un rigido protocollo per evitare qualunque tipo di contagio. La Federazione belga, venuta a conoscenza, seppur con anni di ritardo, dell'esito falsato dei tamponi, ha sospeso due giocatori: Thierry Marien e Nick Celis, sospettato di essere il perno dell'operazione. Un altro atleta, Anthony Chada, è stato invece squalificato per 18 mesi.
Ora però la vicenda si è spostata in tribunale, dove sette componenti della Nazionale belga di basket 3x3 sono imputati con l'accusa di frode e falsificazione informatica. La Procura ha indicato proprio Celis come principale colpevole e l'ideatore della truffa dei tornei fittizi per accedere alle Olimpiadi. La richiesta dell'accusa per lui è di due anni di carcere e una multa di mille euro. La stessa pena, in ogni caso, è stata richiesta per gli altri imputati.
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