Il conduttore radiofonico è tornato a parlare della problematica di cui aveva parlato in un libro e si è soffermato sulla sua amicizia finita con il noto show-man
In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, torna a parlare Marco Baldini il conduttore radiofonico che era molto legato a Fiorello e che ha fatto parlare di sé per la sua nomea di giocatore ludopatico. Ha scritto anche un libro sul suo problema che però nega di aver effettivamente avuto. «Sto vivendo un periodaccio - ha confessato al quotidiano. Nel periodo d'oro sul mio conto arrivavo quasi ad un mln l'anno e adesso sul conto ho 29 euro».
Ma poi ha negato sia una questione di ludopatia: «Con il mio avvocato ci inventammo la storia del gioco d'azzardo compulsivo, che era l'unica scappatoia per pararmi da un guaio peggiore, e qui non posso andare oltre. Oggi la gente mi guarda con sospetto. Con il passato avuto, con quello che hanno scritto di me, la gente ci pensa due volte prima di aiutarmi e alla fine infatti dicono di no. Ma se sono arrivato a questo punto non incolpo nessuno, l'errore è stato mio».
Del resto sulla sua ludopatia ha scritto anche un libro considerato autobiografico: «Chiesi sei mesi di tempo per scriverlo. Ma in realtà mi dovevo documentare perché ne sapevo poco o niente e facendolo ci sono caduto dentro, però non ai livelli enormi di cui si parla. Ci hanno fatto anche un film e così tutta Italia si è convinta che io fossi un giocatore compulsivo. Ma ripeto, ci sono cascato per cercare di essere credibile in quello che raccontato. Se ti avvicini troppo al fuoco ti bruci. Se ho parlato di certe cifre era per giustificare l'uscita di grosse somme di denaro», ha spiegato.
Sulla sua carriera dice: «Il grosso ormai l'ho fatto con Fiorello e grazie a 'Il più grande spettacolo dopo il weekend' abbiamo superato i 13 milioni di spettatori. Oggi sbarco il lunario, metto a disposizione quello che so fare. Una volta alla settimana sono a Lazio Tv, con Morena Rosini, conduciamo 'Vizi capitale', un salottino che ospita varia umanità. E poi lavoro a Radio Roma Sound dove mi diverto a fare le mie solite minchiate». La sua storica amicizia con Fiorello però è finita: «Una reunion? Impossibile. E ho sbagliato io. C'è stata un'epoca in cui ero fuori dal mondo, vivevo in condizioni molto precarie, ho dormito anche in macchina e ho fatto errori imperdonabili. Lui mi ha aspettato un sacco di tempo, poi quando ha visto che non c'era più ciccia ha detto basta».
«Nel periodo in cui ero fuori di testa stavo parlando ad un tizio che mi chiedeva dei soldi ed eravamo intercettati. Ho offeso Fiorello ma in quel momento avrei potuto offendere mio padre, chiunque, ero fuori controllo. Ho usato parole cattive e a quel punto giustamente la fiducia viene a mancare. Adesso rigo dritto da anni, ma il pregiudizio rimane».