Luca Tommassini, coreografo e danzatore, ha definito il 2025 come «l’anno del cuore nuovo», dopo aver affrontato una difficile ripresa da un intervento chirurgico per la ricostruzione della sua valvola mitrale. Durante questo periodo difficile, ha condiviso le sue esperienze con i suoi «dreamers», i suoi follower, raccontando anche un brutto furto subito e la perdita della sua casa a Malibu, distrutta in un incendio. "È stata la prima casetta che mi sono comprato. Era quasi una capanna di legno, di fronte all’oceano. Per me, che i primi tempi in America dormivo per strada, era la realizzazione di un sogno. L’avevo venduta, ma vederla bruciare è stato un dolore grande", racconta il coreografo intervistato dal Corriere della Sera.


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Tommassini: “Fiorello mi ha salvato la vita. Whitney Houston? L’inferno della droga. Madonna…”

Cosa è successo al suo cuore?
—«Lavoro senza sosta da quando ho 11 anni. Compiuti i 50, invece di rallentare, ho aumentato le sfide. Gli ultimi due anni sono stati incredibili, tra il tour mondiale con Laura Pausini e la trasmissione con Fiorello all’alba. A un certo punto ho iniziato ad avere degli scompensi psico-fisici piuttosto forti. Ma non potevo fermarmi».
Finché?
—«Finché un giorno Fiorello, che per me è famiglia, mi mette una mano sul braccio, come fa lui, mi guarda e mi dice: “È il cuore”».
L’ha spaventata?
«Con Susanna, sua moglie, con cui siamo molto legati, sappiamo che ci “prende”. Poi Rosario ha continuato: “Ti ho già prenotato l’appuntamento con il mio cardiologo”. E ci sono andato, altrimenti si arrabbiava. Il dottor Piergiorgio Bruno del Policlinico Gemelli di Roma è stato meraviglioso. Mi ha salvato. Mi ha operato a Natale, perché prima non riuscivo a prendermi del tempo».

Nel suo passato c’è stata molta droga?
«Fino ai 21 anni, quando feci il tour mondiale di Whitney Houston, ero stato un atleta sanissimo. Lavorare con lei fu importante ma un inferno. Crack, cocaina, crystal meth: erano tutti sempre strafatti, più della metà sono morti. Compresa lei».
Come ne uscì?
—«Mi chiamò Heather Parisi per propormi uno spettacolo insieme in Italia. Accettai subito, pensavo che tornare da mia madre mi avrebbe fatto chiudere con tutto».
Con Heather Parisi vi siete anche fidanzati. E lei non ha mai dichiarato una sua omosessualità. Perché?
«Ci siamo amati moltissimo. Io non mi sento obbligato a fare nessun coming out. Ho amato uomini e donne. Mio padre quasi ci ammazzava a me e mia madre perché mi vedeva “diverso”, e io è da quando sono piccolo che lotto per essere libero. E devo dire grazie a mamma, che è finita in coma per difendermi dalle botte di papà».
La famiglia è quella che ci si sceglie. Per tanti anni la sua è stata con Madonna.
«Ero il suo ballerino, l’unico che portava sempre con sé. Con lei e suo fratello Cristopher passavo insieme il Natale. Nel 1994 parlammo di fare un figlio insieme. Desiderava averne ma non in coppia. Così mi propose di farlo con lei, avrei potuto poi vederlo in qualunque momento».
Perché disse di no?
«Volevo una famiglia mia. Allora lo propose al suo personal trainer Carlos Leon, che un po’ mi somigliava. Lui accettò. Ed è nata Lola».
(Corriere della Sera)
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