
«Quando si diventa mamma si pensa a cose diverse, capisci che la bellezza passerà ma ho costruito qualcosa anche grazie alla mia personalità. Ci si spoglia in nome del patriarcato? Ci si spoglia per questione di vanità, la lotta al patriarcato non si combatte con il culo di fuori ma difendendo i diritti. Alle donne non perdonano niente. C'è disparità nel trattamento, negli stipendi e le donne sono diventate più mascoline per difendersi. Se ho intimorito gli uomini? A volte sì, ma senza quell'intimorire non avrei ottenuto i miei traguardi e nel dietro le quinte mi sono inventata il ruolo della cattiva. Alla fine sono sola da un po' e gli uomini hanno avuto paura di me e del personaggio. Oggi vorrei incontrare un uomo serio, più grande, che non entri in competizione con me. Basta con i meccanismi tossici, non portano a niente di buono. Non voglio più condividere la mia vita con chi non ha sensibilità emotiva e non è capace di capire che soffro anche io. Nel mio ambiente devi sempre mostrarti forte, mi sono rialzata tante volte. L'ambiente in cui lavoro non è tenero», la sua riflessione.