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Roberta Termali: “Fu Capello a segnalarmi a Berlusconi. Zenga lasciò la moglie, il pubblico…”

Intervista della ex compagna di Walter Zenga al Fatto Quotidiano

Redazione Golssip

In tv grazie a Fabio Capello: "All’epoca lui era l’allenatore della primavera del Milano. Mi vide a una sfilata di moda alla Fiera di Milano e mi disse: «Perché non chiami la mia amica Gianna Tani?». Lei era la capo casting dell’allora Fininvest. La chiamai e mi prese sotto la sua ala, così come fece poco dopo la produttrice Fatma Ruffini, due donne chiave nello sviluppo delle reti di Berlusconi. Odeon mi cercò per realizzare uno show che poi è diventato il precursore di tanti programmi sportivi. Lì conobbi Walter Zenga: noi conducevamo, Fabio Fazio imitava, Maurizio Mosca faceva le previsioni calcistiche con il suo pendolino. Capitava di tutto, che in studio entrasse Moira Orfei con un suo elefante o un pilota di rally con una sua auto. Furono tre anni meravigliosi".

Roberta diventa uno dei volti femminili del calcio tv assieme a Paola Ferrari, Antonella Clerici, la Ruta, la Perego. Chi era la più brava? "Non so chi fosse la più brava ma io di sicuro era la più scarsa. Le guardavo, cercavo di carpire i loro segreti ma puntavo ad avere uno stile mio".

Oggi invece chi le piace di più: Diletta Leotta, Giorgia Rossi o Anna Billò? "Per stile mi sento più vicina alla D’Amico che alla Leotta. La Billò la trovo perfetta. Ma sono tutte brave, non mi faccia fare la pagella. Oggi raccontano un altro calcio, molto più veloce sia sul campo che in tv. Io penso di avere avuto il privilegio di raccontare un calcio diverso, fatto di bandiere e di ragazzi che crescevano nei vivai delle primavere".

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Sia sincera: il matrimonio con Zenga ha danneggiato la sua carriera? "No, affatto. Non l’ha influenzata né nel bene né nel male. Io ero per tutti la Robertina fresca e pulita, la brava ragazza. Lui aveva lasciato la moglie per me ma il pubblico capì: avevo 23 anni e mi ero lasciata travolgere dai sentimenti. Mi ero innamorata dell’uomo, non del campione".

(Il FAtto Quotidiano)