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Oriana Sabatini: “Dybala? Non sapevo chi fosse, mi ha scritto su Whatsapp e mi ha chiesto…”

Redazione Golssip

Una relazione a distanza: "In tutto quel tempo ho anche dovuto definire quale sarebbe stata la mia base di partenza. Devo essere sicura di tornare sempre in un posto, a casa mia. Ho pensato: quanto tempo starò in Italia? Posso andare e venire? Quanto spesso? E ho parlato molto con Paulo, volendo sapere cosa ne pensasse di tutto questo. Come anche dalla distanza, perché a volte dobbiamo essere separati per un massimo di un mese e mezzo. Gli ho chiesto: "Usiamo la distanza a nostro favore". Perché lo facciamo bene. Diamo altre prospettive, ci valorizziamo molto di più. Il fatto che ci manchiamo? Ci serve molto. Sono convinta che vivere insieme da piccoli rovini la coppia".

A cosa non rinuncerebbe Oriana? "Non rinuncerei a ciò che mi rende felice, personalmente e professionalmente. Quando lasci quelle cose, sei finito. E a cosa mi sono arresa? Le radici. Da essere super legata alla famiglia sono diventata nomade. Vivere lontano, con un'altra lingua, un'altra cultura ... Mi è capitato senza sceglierlo. Ma so come trovare un equilibrio con le mie fughe a Buenos Aires o a Madrid, dove ho amici".

Gelosia: "Paulo e io siamo simili a riguardo. Dobbiamo sapere cosa sta facendo l'altro. Ma non in senso tossico o di controllo, ma perché ci piace essere corretti. E ammetto che, dei due, ero io - insicura per natura - che dovevo imparare a controllare la gelosia. Se non lo avessi fatto, per quanto tempo sarebbe durato questa relazione a distanza? Ho capito che l'origine della gelosia e della sfiducia sono direttamente legate all'amore per se stessi. Se uno non si ama, se non è in pace e in armonia con se stesso, sarà difficile accettare che sia possibile che l'altro possa amarti, desiderarti, rispettarti e dare priorità. È stato un grande apprendimento. Oggi amo in maniera più rilassata. È un altro aspetto della mia personalità che sono riuscita a maturare".

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