Da quanto si apprenda dall'ANSA secondo la denuncia i comportamenti dell'imputata avrebbero alterato la serenità e l'equilibrio psico-fisico della 37enne. In particolare nel 2021 creando profili Instagram con nomi di fantasia, la stalker avrebbe promosso una campagna mediatica denigratoria e minacciosa. Inoltre avrebbe assunto costantemente informazioni sugli impegni e sugli spostamenti dell'attrice che avrebbe visto sfumare anche delle occasioni di lavoro.
Udienza rinviata
—L'udienza è stata rinviata al 28 gennaio. In quel momento il gup Crepaldi deciderà se mandare la presunta stalker a processo o se proscioglierla con la difesa che ha sempre negato che l'imputata abbia inviato messaggi alla Ghenea, ma le sarebbero state rubate le credenziali di accesso ai suoi profili social. Ma la Ghenea vuole andare fino in fondo: «È una battaglia che porto avanti anche per altre vittime. Non è solo una cosa virtuale. Si sentono ogni giorno parole forti e cattiveria. Sicuramente un artista deve accettare le critiche ma desiderare la mia morte non è una critica».
(Fonte: La Stampa)
© RIPRODUZIONE RISERVATA