Wada non riduce squalifica Schwazer: niente Olimpiadi. Cagnotto: “Ingiustizia”

Alex Schwazer non potrà partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024 perché la Wada, agenzia antidoping, non gli ha ridotto la squalifica nonostante il Tribunale di Bolzano nel gennaio 2021 abbia disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico del marciatore altoatesino per “non aver commesso il fatto” nel 2016. L'annuncio è stato lui stesso a darlo durante la diretta del giovedì sera del Grande Fratello, programma di Canale 5 al quale sta partecipando anche per raccontare la sua storia. «Ritengo sia una decisione non neutra e credo di aver pagato il fatto di non aver accettato un verdetto della giustizia sportiva e di aver lottato per la mia innocenza. Valuterò nei prossimi giorni, anche in relazione alla mia permanenza nella casa. Vi chiedo di non far drammi», ha detto ai suoi coinquilini che ci sono rimasti malissimo.

Il campione si stava anche allenando nella casa proprio perché credeva di poter realizzare il sogno di tornare a gareggiare in vista delle Olimpiadi. Ma la Wada non ha ridotto la squalifica e quindi il sogno olimpico finisce per lui che ha vinto la medaglia d'oro a Pechino nella marcia 50km. Mughini, notissimo giornalista ed opinionista, che ieri sera ha salutato il programma per portare avanti il suo lavoro di scrittore, come ha detto lui stesso per spiegare la sua uscita dalla Casa. Dalla parte di Schwazer si è schierata un'altra grande ex atleta italiana, Tania Cagnotto, tuffatrice più volte campionessa del mondo e d'Europa che alle Olimpiadi ha vinto un argento e un bronzo. "La trovo un'ingiustizia davvero clamorosa", ha scritto in una stories.

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