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Morata: “Ho sofferto di depressione. Ecco perché ho lasciato la Spagna”

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In un'intervista a COPE il calciatore rossonero racconta un momento difficile per lui anche durante l'Europeo
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«Quando attraversi momenti davvero difficili, come la depressione o gli attacchi di panico, non importa quale lavoro fai o quale situazione ti trovi nella vita, hai una persona dentro contro cui devi lottare ogni giorno e ogni notte». Alvaro Morata - alle prese con la separazione dalla moglie, Alice Campello - si è aperto in un'intervista a Cope e ha raccontato di un momento molto difficile per lui che gli ha fatto decidere di lasciare la Spagna.

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L'addio al suo Paese

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«Alla fine per me la cosa migliore era andarmene via dalla Spagna, perché era una situazione che non potevo più sopportare», spiegando il suo addio all'Atletico Madrid e il ritorno in Italia. Nella sua intervista, come anticipa il sito del canale, il giocatore rossonero fa anche riferimento alle difficoltà avute agli Europei. In quel periodo sono stati messi in discussione il suo ruolo di capitano e la sua utilità in Nazionale. Ed è stata proprio la Spagna a vincere l'Europeo. Quelle critiche hanno peggiorato la sua situazione e così ha deciso di lasciare il suo Paese.

Sono stati tanti i compagni e i dirigenti che lo hanno aiutato e che Alvaro ringrazia nel corso della chiacchierata col giornalista che lo ha sentito. Ma Morata ha parlato anche di episodi difficili con insulti che gli sono arrivati mentre era con i figli per strada e critiche che gli venivano rivolte nei ristoranti e al supermercato.

«Credo sia la prima volta che lo dico apertamente, ma sì, ho passato un periodo molto brutto e pensavo che non sarei stato in grado di giocare in campo. Siamo quello che si vede in TV e sui social media, ma è un mondo che spesso non è reale. Devi dare un'immagine perché è il tuo lavoro. E sì, ho passato un periodo molto, molto, molto brutto. Sono esploso e c'è stato un momento in cui non riuscivo ad allacciarmi le scarpe. Stavo correndo a casa perché mi si chiudeva la gola e ho iniziato a vedere sfocato. Tre mesi prima dell'Europeo non sapevo se sarei più riuscito a tornare in campo. Alla fine ti rendi conto che il calcio, la cosa che ami di più, e la cosa che odi di più. All'inizio pensavo di restare in Spagna ma quando dissi di avere difficoltà con le critiche uscirono notizie sproporzionate. Cose così non mi accadono in Italia», ha concluso.

(Fonte: COPE)

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