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La moglie di Tacconi: “Stefano ha avuto una forza indescrivibile, Zenga ci è stato molto vicino”

La moglie di Tacconi: “Stefano ha avuto una forza indescrivibile, Zenga ci è stato molto vicino” - immagine 1
La moglie dell'ex portiere ha parlato ai microfoni di Chi
Redazione Golssip

Il 22 aprile 2022, a causa di un aneurisma cerebrale, Stefano Tacconi è stato costretto a lottare fra la vita e la morte e, poi, a ricominciare da zero. Con lui e Laura ci sono sempre stati i loro ragazzi: Andrea, Virginia,Vittoria Maria e Alberto. La malattia, racconta Stefano, lo ha cambiato: «Quello che mi è successo mi ha molto cambiato. Mi sentivo invincibile, adesso ho preso coscienza dei miei limiti. Sono diventato più emotivo, attento alle cose, la malattia è stata anche un’opportunità. Ho potuto misurare ancora di più l’amore della mia famiglia, che mi è sempre stata vicino. Anche quando ero in coma, e non sentivo niente, loro erano lì, accanto al letto, a parlarmi, a tenermi la mano».

La moglie di Tacconi: “Stefano ha avuto una forza indescrivibile, Zenga ci è stato molto vicino” - immagine 1

 

«Come sono stati questi mesi? È stata una fase della nostra vita lunghissima, dura. Stefano per primo ha avuto una forza indescrivibile e tutti noi lo abbiamo sorretto, ottenendo risultati insperati. Essere una famiglia numerosa è stato fondamentale perché all’inizio, quando la situazione si presentava grave, ci appoggiavamo l’uno all’altro. All’inizio, quando era in coma, poteva succedere di tutto. Ma, in questo percorso, la fede è stata più forte della paura. Siamo devoti di Padre Pio, Stefano aveva fatto delle partite di calcio benefiche e avevamo dei contatti con i frati, che ci hanno sorretto con le loro preghiere. Stefano ha fatto una vita di viaggi, da numero uno, l’ho conosciuto che giocava ancora nella Juventus. Abbiamo avuto alti e bassi, ma anche quattro figli, che ci hanno dato la carica. Qualche scaramuccia c’è stata, Stefano ha un carattere tosto, indipendente. I portieri sono matti? Lui lo è sempre stato, da ragazzo faceva cose folli. Stefano si è ritirato dal calcio nel 1994, è stato un trauma? Ero preoccupata, gli domandavo: “Che cosa farai quando lasci il calcio?” Il suo grande rivale è stato Walter Zenga. Walter ci è stato molto vicino in questi mesi, come tanti giocatori, che venivano in ospedale a trovare Stefano, anche se il dottore non li faceva entrare per evitare emozioni forti», ha raccontato ai microfoni di Chi la moglie di Stefano Tacconi.

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