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VOGLIA DI FELICITA'

Francesca Fioretti: “Mai seguito il calcio. Gli uomini ora? Chi ha una storia con me sa…”

Getty Images

Davide Astori è sempre lì, nel suo cuore e nella sua quotidianità. Francesca Fioretti, dopo tre anni dalla sua scomparsa, parla però anche di felicità da raggiungere. La capacità di emozionarsi e di innamorarsi ancora.

Redazione Golssip

C'è una cosa che Francesca Fioretti chiede e desidera (e lo scrive bene anche nel suo libro, appena uscito):

«Felicità. Dopo tre anni ho imparato a convivere con questa storia, la mia paura più grande era non riuscirmi a godermi le cose. Vorrei ancora sorprendermi, innamorarmi, emozionarmi ancora, vorrei ancora essere felice».

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Pronta per l'amore

Come ti immagini Vittoria da grande? A questa domanda Francesca Fioretti risponde così: «Curiosa, dinamica, alla scoperta del mondo, sensibile ma anche cazzuta. E noi due unite ma indipendenti. Se mi chiede un fratellino o una sorellina? Sempre. Così come mi chiede continuamente:”Ma non c’è nessuno che ti sposa?”». E come si comportano oggi gli uomini con Francesca?

«Adesso magari, sapendo la mia vicenda, si approcciano con più delicatezza, anche se i cazzoni ci sono sempre. Ma chi intraprende una storia seria con me sa che questa è la mia vita e che se accogli me, accogli Vittoria e accogli pure il nostro dolore, che viviamo noi, ma che comunque c’è. Questo non vuol dire che amerò meno. Né che amerò meno un eventuale altro bambino se mai lo avrò. La forza dell’amore è incredibile, è molto più forte del dolore. E se penso al mio futuro mi vedo sicuramente accanto a una persona coraggiosa. Se ho mai rifatto l'amore con un uomo? Secondo te dopo più di tre anni non è successo? Di sicuro la persona che mi attirerà in futuro non sarà mai simile a Davide, lui aveva un carattere particolare, ci compensavamo, gli aspetti di Davide non li cercherò in altri. In altri troverò qualcosa che lui non aveva. L’amore per Davide non finirà mai, ma con il tempo si trasforma e non vuol dire che non mi innamorerò più. In questa cosa ci credo fortemente. Paura? Paura niente, perché tutte è risolvibile. Ho provato una delle cose più dolorose della vita. Dovesse succedere a mia figlia mi sparerei, ecco ho paura che possa succedere qualcosa di brutto a Vittoria. Il calcio? Non l’ho mai seguito, andavo allo stadio qualche volta, con Vittoria ci sono stata in pochissime occasioni. Lei si diverte più al parco».

(Mow Magazine)

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