Caressa e la moglie: “Il segreto è sostenersi sempre. E dare spazio all’altro”

Benedetta Parodi e Fabio Caressa stanno insieme da 25 anni. Insieme hanno scritto un libro, si chiama  "Calcio e Pepe - Insieme è meglio" e hanno parlato di questo e del loro rapporto a Verissimo, il programma di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin.

-Qual è il segreto per un rapporto così longevo? 

CARESSA: «Credo innanzitutto sostenersi sempre, in qualsiasi fase della vita ci si trovi a livello personale o lavorativo e poi anche dare spazio all'altra persona»

PARODI: «Si, lasciare spazi all'altra persona è importantissimo. Essere opprimenti o gelosi, voler essere sempre presenti a tutti i costi può creare attrito alla lunga, invece lasciare liberi è un elisir».

-Il libro? 

PARODI: «Io gli lasciavo un pezzo e lui leggeva e completava. Per il libro abbiamo dialogato su due linee, nella vita e sulle pagine del libro. La prima volta che l'ho incontrato aveva una cravatta terribile, una rossa con i maialini, una cosa terribile». 

CARESSA: «Dal 2006 ho eliminato le cravatte, ma sono rientrato nell'abito del matrimonio dopo tanti anni per l'anniversario dei 25 anni. È una fortuna stare tanti anni insieme, ma anche un impegno, sicuramente con amore viene tutto spontaneo e facile, ma devi impegnarti». 

CARESSA: «Il senso del rispetto e i valori che vengono trasmessi sono quello che rendono forte una famiglia. Ci sono persone che ti dicono anche un po' le cose come stanno. Pensavo di essere anche diventato più ordinato, ma niente... L'incidente di Benedetta è stata un grande spavento, era di notte quando mi ha chiamato e per fortuna ho comunque sentito la sua voce». 

PARODI: «Quell'incidente è stato un momento di passaggio nella mia vita e ho capito di essere in grado di superare cose difficili. Ho capito chi mi voleva bene. Sono cresciuta da quel momento. Avevo avuto un trauma interno importante, la rottura del bacino e il dolore era folle. La sopportazione mi ha temprata, non potevo perdere neanche gli anti-dolorofici»

CARESSA: «Mi ha sorpreso anche lo spirito con cui siamo riusciti a sopportare quel momento. I miei figli vanno poco in macchina con gli altri, rimani sempre segnato. La mia proposta di matrimonio? In aereo, vivevamo insieme da un po' e avevamo già casa. Ad un certo punto la scena romantica: 'Perché non ce sposamo?'. Nel libro si parla di Motel? E quando i figli erano piccoli, a casa non c'era un attimo, non c'era un momento. La prima volta che siamo andati in un motel a tema tutti erano curiosi di capire con chi fossi e quando siamo usciti a pagare eravamo noi due, c'era poco da essere curiosi, sapevano tutti che siamo sposati. Abbiamo un rapporto molto diretto e quando si litiga si litiga in maniere diretta», ha aggiunto.