Golssip
I migliori video scelti dal nostro canale

senza categoria

Sommer: “Meditazione e alimentazione fondamentali. Amo cucinare e la musica”

Sommer: “Meditazione e alimentazione fondamentali. Amo cucinare e la musica” - immagine 1
Il portiere svizzero dell'Inter raconta le sue abitudini e le sue passioni al di fuori del campo da calcio
alfa

Yann Sommer, portiere svizzero dell'Inter, nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta delloSport ha raccontato le sue abitudini e le sue passioni al di fuori del campo da calcio: "La meditazione mi permette di staccare la spina. Un portiere è sottoposto ogni giorno a grande stress: persone, rumori, spogliatoio, la pressione di 75 mila persone di uno stadio, ma anche famiglia, figlie. Con la meditazione mi dedico a corpo e anima, rimango solo con me stesso, ristabilisco l’equilibrio".

Quale tipo di yoga pratica? Yoga o meditazione? C’è differenza.

"Non pratico un tipo specifico di yoga, non seguo delle lezioni, scelgo delle posizioni che favoriscono la mobilità. Mi dedico molto alla meditazione prima dell’allenamento, in particolare con degli esercizi che mi aiutano ad acquistare flessibilità e equilibrio, per creare il giusto connubio corpo-mente".

Parliamo di cibo, si è divertito per anni come food blogger: non cucina più?

"Cucino ancora e volentieri, ma non posto più i miei piatti, non faccio più il food blogger. Ho la passione per la cucina. In Italia trovo ottimi ingredienti, sento la passione della tradizione italiana per il cibo, per lo stare a tavola".

Lei sosteneva che cucinare la rilassava: è ancora così?

"La cucina, come la musica, come stare con la famiglia, sono situazioni che mi aiutano a staccare dallo stress del campo, dagli allenamenti: mi fanno star bene".

Lei non mangia latticini di nessun tipo, non tocca la pizza e non beve caffè.

"Ora lo bevo, soltanto espresso. Ho incominciato perché tutti gli altri giocatori lo bevono. Mi sono abituato anch’io".

E il tè matcha? Lo ha abbandonato?

"La mattina sempre tè matcha. L’espresso il pomeriggio, dopo pranzo".

Quanto è importante l’alimentazione per un calciatore? Molti suoi colleghi hanno lo chef personale: lei ci ha mai pensato?

"L’alimentazione è un elemento molto importante, e allo chef ho pensato anch’io. Non è sempre facile arrivare a casa, con le bambine piccole che devono andare a letto, e organizzarsi per la cena. Preferisco ancora cucinare personalmente: scelgo gli alimenti, so cosa c’è nel piatto, posso curare ogni aspetto".

Ci fa un esempio della sua dieta?

"Niente lattosio né glutine, provo a evitare lo zucchero, preferisco prodotti regionali. Mangio poca carne: non sono completamente vegano, la mia dieta si avvicina al veganismo. La carne mi piace, ma ne ho ridotto il consumo: se la mangio, devo conoscerne la provenienza, la qualità. Mangio anche riso, quinoa, proteine vegetali".

Ha investito in un’azienda che produce alimenti vegani. Come mai questa scelta?

"La ragione principale è la sostenibilità. La preferenza vegana è un’ottima alternativa alla carne, l’azienda che ho deciso di sostenere mi ha convinto per l’approccio corretto, innovativo: è una buona strada, ho deciso di supportarla".

C’è un suo piatto italiano preferito?

"Oh, sì, più di uno. Adoro la focaccia, ma ha il glutine. Mi piace il pesto anche se ha il parmigiano: ogni tanto faccio un’eccezione per entrambi. Mi piace un buon piatto di pasta con sughi semplici".

E la chitarra? Continua a prendere lezioni o l’ha abbandonata?

"L’ho un po’ trascurata. È diventato complicato, tra traslochi e bambine piccole. Magari riprenderò le lezioni. Ho perso il concerto di Bruce Springsteen a Milano. Un peccato, ma ero impegnato con la Svizzera all’Europeo".