Lunga intervista concessa da Emanuela Folliero al settimanale Sono, in cui la conduttrice TV si è raccontata anche sul versante calcistico:
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Folliero: “Inzaghi mi corteggiò, Shevchenko perse la testa per me. Io farei pazzie per…”
La conduttrice TV si racconta a Sono
"Sono interista da generazioni. Mio padre lo era. E' stato anche portiere nella giovanile del Milan. Peccato che fosse troppo irruento e ha smesso dopo essersi spaccato la testa due volte".
Può raccontarci invece di quel curioso incidente con Baresi e Rummenigge?
"Avevo diciotto anni e facevo parte del gruppo Roller project. Pattinavamo per strada, distribuendo volantini. Una persona mi ha tagliato la strada e, per schivarla, sono andata a finire dentro un negozio, praticamente tra le braccia di un ragazzo. Era Beppe Baresi, in compagnia di Rummenigge che allora aveva il braccio ingessato".
Sapeva che erano due dei più celebri giocatori dell'Inter di quegli anni?
"Il giorno dopo sono andata con Baresi a prendere un caffe e gli ho chiesto di cosa si occupasse. Lui mi ha detto: 'Gioco a calcio'. Io pensavo all'oratorio, invece era un campione. Poi sono tornata e ho detto a mio padre di aver conosciuto Beppe Baresi e gli prese un colpo".
Siete diventati amici?
"Sì, anche se non è mai successo niente tra di noi. Ci spedivamo solo le cartoline dei viaggi".
Non le sono mai piaciuti i corteggiatissimi calciatori?
"Veramente no. In quel periodo ero molto occupata con la mia carriera e per essere la compagna di un calciatore dovevo stargli dietro e occuparmi solo di lui".
La sua prima volta allo stadio con Giletti.
"Con Massimo ci siamo incontrati in tribuna d'onore. Ad un certo punto un signore si sente male. Ha una crisi epilettica. Massimo lo ha girato e io ho tentato di aprirgli la bocca per non farlo soffocare. Abbiamo ricordato questo episodio proprio qualche giorno fa".
Ci racconti di quanto all'inizio della sua carriera in un programma di calcio si è addormentata fingendo uno svenimento.
"Lavoravo a Telenova nella trasmissione Milan-Inter con Marco Civoli. Io avevo l'angolo Inter club e Milan club. Sempre con mio padre che mi faceva da autore. Dovevo intervistare i tifosi. Dopo un po' di tempo mi sono assopita sul mio trespolo. Mentre stavo ancora sognando mi hanno chiamata per intervenire e ho fatto finta di non sentirmi bene. Invece dormivo proprio".
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