"Continuiamo a pensare a cosa direbbe o farebbe lei. I genitori ci rimangono dentro. Sarà sempre con noi. Fino all'ultimo rideva, scherzava dicendo che se fosse successo qualcosa al papa lei sarebbe passata in secondo piano: una battuta talmente sopra le righe che sapeva ci avrebbe fatto ridere, non voleva vederci tristi", sorride Andrea. E Paolo: "Ha reso tutto facile con una battuta, un sorriso". Fra loro "non ci sono mai stati elementi di contrasto sostanziale, abbiamo fatto le vite dei fratelli più o meno parallele, ma in questo momento siamo molto più uniti: lei ci teneva perché sapeva che insieme siamo più forti", dice ancora Andrea.

"La cosa che mi fa più male - ammette Paolo - è pensare che non ci sarà più nella vita di Gabriele (il figlio di 3 anni, ndr). Loro facevano questo gioco, lei gli comprava degli animaletti e poi ci si divertivano insieme. Mamma mi ha chiesto di continuare a farlo con Gabriele. Io l'ho fatto l'altro giorno, gli ha comprato una rana e un pappagallo, e lui mi ha detto: 'questo è il regalo di nonna Ele!' E io sono scoppiato a piangere. Continuerò a farlo, l'ho promesso a lei". Negli ultimi, difficili momenti, "era lucida solo a sprazzi, ma si è sempre raccomandata che restassimo coerenti e sinceri con quello che eravamo stati. Ripeteva sempre: siate felici", conclude Andrea.
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