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Rose Villain: “Sono femminista e libera di sentirmi sensuale. Mi fanno inca**are…”

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Intervistata da Repubblica, la cantante racconta di aver avuto un'infanzia influenzata dalla sua famiglia e le emozioni in vista di Sanremo
Gianni

Rose Villain, all'anagrafe Rosa Luini, dopo il successo di Click Boom!, torna al Festival di Sanremo con Fuorilegge, una canzone che esplora il desiderio e le emozioni intense legate alla passione. Intervistata da Repubblica, la cantante racconta di aver avuto un'infanzia influenzata dalla sua famiglia, con un nonno partigiano e una nonna insegnante, che le hanno trasmesso l'amore per la parola e la cultura. "Fuorilegge parla del desiderio, del momento logorante della passione che speri possa durare e tenere vivo l’amore. Esplorare le emozioni è estenuante. L’attesa, prima che tutto accada, è sempre bellissima ma ti consuma".

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Quanto ha contato la sua famiglia?

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«Tantissimo. Sono fortunata perché sono persone speciali. Nonno, comandante partigiano, ha fondato la catena di librerie Remainders. Andavo sempre con lui in quella di Milano, ho vissuto in mezzo ai libri tutta la vita. L’altra nonna insegnava Lettere, latino e greco. Oggi scrivo le mie canzoni, sono figlia della parola».

Sa che la seguono le più giovani?

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«Non mi sento un punto di riferimento. Ma credo che quando hai una voce e la gente ti ascolta, sia giusto dire qualcosa di buono».

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Le polemiche su Tony Effe?

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«Sono contenta che il rap arrivi a Sanremo. Con Tony siamo amici, è un bravissimo ragazzo. Quando si scrive è cinema e lo è anche la musica. Non mi sento attaccata da testi così. Allora non si possono guardare i film di Tarantino? Le ragazze che vanno a vedere Kill Billpoi non girano con la katana. Bisogna preoccuparsi di più quando tagliano i fondi per i centri anti-violenza».

È femminista, piovono critiche per i look audaci. Le piace sedurre?

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«Sul palco mi piace sentirmi donna, quando sminuiscono il mio talento perché sono una bella ragazza, mi fanno inca**are. Quello per me è sessualizzare. Criticano per come mi vesto con l’aggiunta: “E poi fa la femminista”. Lo sono, posso fare quello che mi pare e dire quello che penso. Da donna sono libera di sentirmi sensuale quando voglio».

Cosa pensa di Giorgia Meloni?

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«Le donne in una posizione di comando in politica possono fare tanto, figuriamoci. Ma potevano esserci tanti uomini che avrebbero lottato per le donne e i diritti molto più di lei. Non è il mio modello».

(Repubblica)