Sa che la seguono le più giovani?
—«Non mi sento un punto di riferimento. Ma credo che quando hai una voce e la gente ti ascolta, sia giusto dire qualcosa di buono».

Le polemiche su Tony Effe?
—«Sono contenta che il rap arrivi a Sanremo. Con Tony siamo amici, è un bravissimo ragazzo. Quando si scrive è cinema e lo è anche la musica. Non mi sento attaccata da testi così. Allora non si possono guardare i film di Tarantino? Le ragazze che vanno a vedere Kill Billpoi non girano con la katana. Bisogna preoccuparsi di più quando tagliano i fondi per i centri anti-violenza».
È femminista, piovono critiche per i look audaci. Le piace sedurre?
—«Sul palco mi piace sentirmi donna, quando sminuiscono il mio talento perché sono una bella ragazza, mi fanno inca**are. Quello per me è sessualizzare. Criticano per come mi vesto con l’aggiunta: “E poi fa la femminista”. Lo sono, posso fare quello che mi pare e dire quello che penso. Da donna sono libera di sentirmi sensuale quando voglio».
Cosa pensa di Giorgia Meloni?
—«Le donne in una posizione di comando in politica possono fare tanto, figuriamoci. Ma potevano esserci tanti uomini che avrebbero lottato per le donne e i diritti molto più di lei. Non è il mio modello».
(Repubblica)
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