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Bove a Sanremo: “Io fortunato e grato di essere qui: in 13 minuti ero in ospedale, altri…”

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"Per me è un onore essere qui, sto vivendo questa esperienza in un modo particolare, con alti e bassi", ha detto Bove
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Edoardo Bove è stato ospite dell'ultima serata di Sanremo 2025. Il calciatore della Fiorentina ha ricordato gli attimi e i giorni successivi al malore occorsogli in Fiorentina-Inter:

Bove a Sanremo: “Io fortunato e grato di essere qui: in 13 minuti ero in ospedale, altri…”- immagine 2

"Per me è un onore essere qui, sto vivendo questa esperienza in un modo particolare, con alti e bassi. Il calcio è la mia forma di espressione, senza di esso mi manca qualcosa, è come la voce per un cantante, può essere paragonato ad una persona che perde un grande amore, che ha una grande perdita ed è difficile. In questo momento mi sento vuoto e incompleto, come se mancasse qualcosa. Ci vuole coraggio e tempo, sto iniziando un percorso di analisi su me stesso per rivivere emozioni, un percorso che mi servirà per il futuro anche se farà male. Ringrazio tutti per l'affetto trasversale, in ospedale mi sono svegliato senza ricordare nulla, ho visto la reazione dei miei famigliari, amici ma anche di chi mi incontra per strada, quasi come se fossero sollevate. Questo mi fa capire quanta paura c'è stata di perdermi, mi sento fortunato perché è successo tutto nel posto giusto al momento giusto"

"In 13 minuti ero in ospedale, purtroppo mi sono arrivate tante testimonianze di gente che ha perso cari, famigliari per episodi simili al mio perché non c'è stata una prontezza nel soccorso. Volevo sottolineare quanto nel mio caso sia stato importante l'intervento di primo soccorso ed è il motivo principale perché sono qui oggi, mi ha fatto capire quanto sia sottile la linea tra la vita e la morte e quanto dipendiamo da chi ci sta accanto. Quando c'è più informazione sul primo soccorso, siamo tutti più al sicuro. Vorrei che capiti a tutti di essere al posto giusto al momento giusto, in gran parte dei casi ci vuole di più, sono davvero grato perché a me sia accaduto in modo perfetto però vorrei stare vicino a chi ha perso cari per questo motivo. Nell'affrontare tutto questo, non mi avete mai fatto sentire solo. La vicinanza che ho sentito mi ha aiutato, non tutti hanno la fortuna di avere supporti nel superare gli ostacoli, mando un pensiero a tutti loro"