E Zaytsev come sta?
"Bene. L’avventura sulla spiaggia mi ha fatto ripartire di slancio. Ho ritrovato un pochettino l’entusiasmo che stavo perdendo".
Il suo numero 9 era già preso da Lawani, come mai il 24?
"Per Kobe Bryant. Per la sua mentalità e la sua etica del lavoro che mi hanno sempre ispirato".
Torniamo al beach, e allo scudetto, arrivato 16 anni dopo il primo…
"Era sicuramente un obiettivo con Daniele Lupo e col tecnico Marco Solustri, ma era tutt’altro che scontato. Ci fa capire che dopo soli due mesi e mezzo di lavoro la base di partenza c’è. E che possiamo permetterci di essere tanto pazzi da puntare in alto: a Los Angeles 2028".
Ambizione che non va tanto d’accordo con gli impegni di Superlega e di Champions…
"E infatti molto probabilmente questa sarà la mia ultima stagione".
C’è qualcosa che le è mancato?
"La quarta Olimpiade (Parigi 2024, ndr). Secondo me potevo ancora dire la mia. Ma va bene così: è una decisione assorbita e rispettata. Solo quello".
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