Lei vive a Bologna: com'è l'Italia per un francese?
"Ci accomunano la cultura latina, il cibo. Integrarsi è facile".
Con l'italiano però è un po' indietro.
"Mia moglie è molto più brava, è tornata a scuola".
Lei sa cucinare la carbonara o il ragù alla bolognese?
"Confesso che non ho abbastanza tempo. Gli specialisti sono mia moglie e i miei figli".
Cos'è che le piace di noi italiani e cosa no?
"Siete molto passionali, lo vedo nel team. L'aspetto positivo è la capacità di reagire, l'altra faccia della medaglia è che devi tenere a freno le emozioni, o sei campione del mondo o è tutto da rifare. Me l'avevano detto ma lo capisci solo da dentro. Quest'anno è ancora più vero, tra un Gp e l'altro puoi passare da 1° a 8° e viceversa".
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