Per i giudici le scelte dell’ex sindaca Appendino sono “state frutto di un approccio frettoloso, imprudente, perché non ha tenuto in considerazione i rischi connessi, e negligente, perché non ha vigilato sulla concreta attuazione di tali scelte, trascurando di assicurare il dovuto rilievo anche nella fase di formazione della decisione agli aspetti connessi alla sicurezza. In altri termini, non ha curato il bilanciamento anche di tale interesse, quello di assicurare la pubblica incolumità, che era- non c ‘è necessità di sottolinearlo- di rango certamente superiore al legittimo interesse dei tifosi della Juventus di condividere la visione della finale di Champions League”. Secondo la Corte “era preciso compito della sindaca preservare la tutela dell’integrità fisica delle persone rispetto a tale evento”.
Fonte: Calcio & Finanza
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