Nel suo passato c’è stata molta droga?
«Fino ai 21 anni, quando feci il tour mondiale di Whitney Houston, ero stato un atleta sanissimo. Lavorare con lei fu importante ma un inferno. Crack, cocaina, crystal meth: erano tutti sempre strafatti, più della metà sono morti. Compresa lei».
Come ne uscì?
—«Mi chiamò Heather Parisi per propormi uno spettacolo insieme in Italia. Accettai subito, pensavo che tornare da mia madre mi avrebbe fatto chiudere con tutto».
Con Heather Parisi vi siete anche fidanzati. E lei non ha mai dichiarato una sua omosessualità. Perché?
«Ci siamo amati moltissimo. Io non mi sento obbligato a fare nessun coming out. Ho amato uomini e donne. Mio padre quasi ci ammazzava a me e mia madre perché mi vedeva “diverso”, e io è da quando sono piccolo che lotto per essere libero. E devo dire grazie a mamma, che è finita in coma per difendermi dalle botte di papà».
La famiglia è quella che ci si sceglie. Per tanti anni la sua è stata con Madonna.
«Ero il suo ballerino, l’unico che portava sempre con sé. Con lei e suo fratello Cristopher passavo insieme il Natale. Nel 1994 parlammo di fare un figlio insieme. Desiderava averne ma non in coppia. Così mi propose di farlo con lei, avrei potuto poi vederlo in qualunque momento».
Perché disse di no?
«Volevo una famiglia mia. Allora lo propose al suo personal trainer Carlos Leon, che un po’ mi somigliava. Lui accettò. Ed è nata Lola».
(Corriere della Sera)
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