Dopo la medaglia d'oro agli Europei e alle Olimpiadi, Gianmarco Tamberi si è ripetuto anche ai Mondiali di Budapest. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il saltatore azzurro ha ulteriormente alzato l’asticella dei suoi obiettivi e parlato anche della sua vita privata: "Calma, se andiamo avanti così diventerà una ruota che non smette di girare. Comunque, in ordine di importanza: l’Olimpiade di Parigi e gli Europei di Roma del prossimo anno. E un salto da 2.40".
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Tamberi: “Un figlio? Con Chiara ne parliamo, ma al momento le priorità sono altre”
Martedì sera, a titolo acquisito, ha fatto mettere l’asticella proprio a quella quota.
"L’ho chiesta subito dopo l’ultimo errore di Harrison. Poi, però, col frastuono che da lì proveniva, non ho potuto fare a meno di girarmi verso la curva. Ho visto mia moglie Chiara, mia mamma Sabrina e tutto il mio staff. Non ho potuto non correre da loro per abbracciarli e ringraziarli. Ed è scoppiato il finimondo. Quando sono tornato in pedana non ne avevo proprio più, ho solo abbozzato la rincorsa".
Non si sente appagato?
"Non ancora, sono fatto così: le sfide mi esaltano. Voglio vincere sempre, anche a pari e dispari".
L’infortunio, paradossalmente, le ha allungato la carriera?
"Certo me l’ha cambiata. E mi ha fatto vivere cinque anni di dubbi e frustrazioni. Tornassi indietro, lo eviterei volentieri".
Martedì, nelle celebrazioni, si è ritrovato con in braccio Josef, il figlio di Barshim: non le piacerebbe diventare papà?
"Con Chiara ne parliamo e, stando insieme da 14 anni, ci conosciamo bene. Ne avremmo entrambi una gran voglia, ma abbiamo deciso che per il momento le priorità sono altre".
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