I traguardi raggiunti sono notevoli. "Cammina sempre con un supporto, però è migliorato molto. Ultimamente - racconta suo figlio - mi ha detto 'me la sono vista brutta', ha capito che è stata una cosa grave quella che ha avuto". E il fatto che sia uno sportivo sicuramente gli sta dando una mano: "Essere abituato ad allenarsi lo aiuta ad affrontare la riabilitazione. Anche i dottori - riferisce Andrea - dicono che la sua fortuna è aver sempre giocato a calcio, il suo fisico è diverso da quello degli altri pazienti. Ci vorrà del tempo, però ci sta mettendo la buona volontà come quando giocava".
Quanto alla decisione di venire in Puglia, dopo le cure al don Gnocchi di Milano, è sua moglie Laura a spiegare che "la scelta di essere qui, nell'ospedale di Padre Pio, è stata fortemente voluta da Stefano e dalla mia famiglia per il legame che ci ha sempre unito. Abbiamo la consapevolezza che per Stefano sia stata la decisione migliore. Il tragitto sarà ancora lungo ma essere in questo posto ci dà molta forza e molto coraggio".
(ANSA)
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