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Simona Rolandi: “La DS un sogno. Apprezzo la Billò e la D’Amico, su Adani…”

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Le parole della conduttrice della Domenica Sportiva: "L’obiettivo è far sentire le persone a casa. Con competenza, ironia. La Ds è di chi la vede"
Marco

Intervenuta ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Simona Rolandi, conduttrice de La Domenica Sportiva, che mercoledì ha festeggiato i 70 anni, ha parlato così del programma e non solo: «Non è banalità. E’ il coronamento di un sogno».

La sua idea di conduzione?

«Raccontare emozioni stando sempre un passo indietro. L’obiettivo è far sentire le persone a casa. Con competenza, ironia. La Ds è di chi la vede».

Lei è partita dal volley.

«Ci ho giocato. Fino alla C. Dai 12 anni. Rinunciavo alla discoteca. Ruolo? Opposto. C’è un legame affettivo, passionale. Sono al calcio, ma se c’è un evento che conta vengo prestata. Mantengo un rapporto con gli storici campioni del mondo. E con Fabio Vullo faccio gli studi».

Lei a RaiSport ha fatto e condotto di tutto. Di indimenticabile cosa c’è?

«Mi piace tutto e mi è piaciuto tutto. Ma condurre “90° minuto” è stato bellissimo. Crea emozioni».

Per una che vive a Roma ci sta... Visto che siamo in tema, cosa pensa di Francesco Totti?

«La Roma. La fedeltà. Un buono. Un campione del cuore. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di intervistarlo. La sua disponibilità senza limiti mi ha colpito: 100 autografi, 100 foto, 100 sì senza fare una piega».

José Mourinho?

«Per un giornalista è semplicemente il titolo. Bravo e carismatico».

Maurizio Sarri?

«Verace, senza filtri, tutto di pancia. Una finestra con loro due in diretta in contemporanea per la tv è il top».

Un campione di oggi?

«In campo dico Luis Alberto che fa grandi cose, e Paulo Dybala».

Parliamo, invece, della sua squadra alla Ds. Partiamo da Adriano Panatta.

«Il battitore libero. Anima la discussione in studio. Simpatico e competente».

Eraldo Pecci.

«Ha sempre la battuta pronta. E guarda tutto».

Lele Adani.

«Conosce bene i calciatori e non è una cosa facile e da tutti. E ha tempi televisivi perfetti».

Il moviolista Mauro Bergonzi?

«Quello che pensa dice. Anche controcorrente. Una scoperta».

Il collega Alberto Rimedio che ha condotto la passata edizione?

«Preparatissimo. Esperto. Ed è un amico».

La donna dei social, Giusi Meloni.

«La freschezza. Dà immediatezza. E’ la finestra aperta sul mondo. Comunque questa è una squadra in cui mi sento a mio agio».

Conduttrici sportivi che apprezza, escludendo le colleghe di RaiSport?

«Ho sempre apprezzato Ilaria D’Amico e Anna Billò».

Oggi c’è anche lei. Come placa l’ansia prima di andare in onda in una trasmissione che, comunque, ha un peso non indifferente?

«Detesto sbagliare. Mi preparo. Guardo tutto. Quando parte la sigla, faccio un bel respiro».

Non può nascondersi: mai stata con un calciatore?

«Ho sempre cercato di mantenere una distanza tra i ruoli. Da alcuni anni sto con Andrea. Mi divido tra Roma e le Marche. La sua terra».

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