Intervistato da Gianlucadimarzio.com, Darijo Srna racconta la vita dello Shakthar Donetsk tra campo e viaggi. "È cambiato tutto. Noi abbiamo lì la nostra casa, il nostro campo, il nostro stadio, ormai è vuoto, senza tifosi, non c’è più niente. Ma siamo una squadra forte con una grande mentalità e continuiamo a vivere. Abbiamo un presidente tenace che ama l’Ucraina, è la terza volta che giochiamo la Champions League in questi 3 anni di guerra. Siamo forti, adesso bisogna dare il massimo in campo per ottenere un buon risultato".
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Shakhtar Donetsk, tra calcio e guerra. Srna: “È cambiato tutto. La Fifa non ci aiuta, ha…”
"I giocatori? Non è facile per loro. Sono fenomeni in senso positivo. Stanno in volo 7, 8, anche 10 ore. La nostra forza più grande è sapere di giocare per un grande club, per il nostro presidente, per i tifosi e per tutto lo staff e per le persone che lavorano e danno il 100% in questo periodo difficile. Si gioca fino alla fine per l’Ucraina e questa è la cosa più importante”.
"La FIFA non ha dato nessun tipo di aiuto e continua a non aiutarci, ha contribuito all’esodo dei nostri giocatori, non solo dello Shakhtar Donetsk, ma di tutti i club che avevano giocatori stranieri. Lo Shakhtar ha perso 13, 14 giocatori il primo giorno di guerra. Al contrario, la UEFA ci sta aiutando molto con fondi di emergenza e sostegno ai rifugiati”.
(Gianlucadimarzio.com)
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