C'è stato tempo anche per l'ultimo reality, Pechino Express, fra India, Malesia, Cambogia, è stato bello?
"Un modo per riprendere la vita in mano. C’erano già state le due operazioni. E ci siamo detti: ma sì, partiamo e godiamoci l'avventura. Per fortuna lo abbiamo fatto. Faticoso, zaino in spalla, chilometri e chilometri fra autostop e alloggi di fortuna. La sera stanco, distrutto. Guerriero fino in fondo".
Ha un tatuaggio sul braccio, cosa c'è scritto?
"Il nome del mio Totò, fra mio figlio Alby e Nina, la cagnolina. E due parole "eternamente noi". Dove ci metto tutti gli altri figli. A cominciare da Mattia (ed è proprio vicino, sotto i riflettori delle tv, ndr). Lo guardo e vedo in lui Totò".
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