L'immagine che resta impressa?
"Noi nella casa di campagna sopra l'ospedale Cervello, la vista sui Colli di Palermo. Noi con Clarabella, una pecorella allevata come un cagnolino, e Nina, la piccola pitbull sperduta e triste senza il suo papà. Io che cerco Totò. Lui che mi chiama "selvaggia" perché cammino sempre a piedi nudi sui sassi...".
Il matrimonio nel 2012.
"Abitavamo insieme già un anno prima, quando accadde il miracolo. Eravamo amici da tempo, ma un giorno del 2011 la nostra amica Giusy che consideriamo una sorella, fa scattare la scintilla. E la ringrazio perché ho provato nella vita la felicità di amare".
C'è stato tempo anche per l'ultimo reality, Pechino Express, fra India, Malesia, Cambogia, è stato bello?
"Un modo per riprendere la vita in mano. C’erano già state le due operazioni. E ci siamo detti: ma sì, partiamo e godiamoci l'avventura. Per fortuna lo abbiamo fatto. Faticoso, zaino in spalla, chilometri e chilometri fra autostop e alloggi di fortuna. La sera stanco, distrutto. Guerriero fino in fondo".
Ha un tatuaggio sul braccio, cosa c'è scritto?
"Il nome del mio Totò, fra mio figlio Alby e Nina, la cagnolina. E due parole "eternamente noi". Dove ci metto tutti gli altri figli. A cominciare da Mattia (ed è proprio vicino, sotto i riflettori delle tv, ndr). Lo guardo e vedo in lui Totò".
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